Honduras: La costituzione illegittima

Montañas de la Sierra de Agalta, Olancho. Hond...

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La costituzione illegittima

Dr. Jorge Majfud, Lincoln University.
Tradotto da Maria Rubini

La disputa dialettica sulla legittimità dell’espusione del presidente Zelaya in Honduras non è chiusa. Mesi fa abbiamo esposto il nostro punto di vista, secondo cui non vi è stata alcuna violazione della Costituzione da parte del Presidente Zelaya nel richiamare un sondaggio non vincolante su una assemblea costituente. Ma in fondo questa discussione è inutile perchè si nasconde un altro problema alla radice: la resistenza di una classe e di una mentalità che hanno plasmato la terra della repubblica delle banane, nella disperata ricerca di individuare quali potessero essere eventuali cambiamenti,  imponendo la repressione al popolo e ai media che si dimostrassero negativi.

L’argomento principale del colpo di stato in Honduras è che la Costituzione del 1982 non consente la modificha dell’ artt. 239 e 374 e prevede la rimozione dalla carica coloro che la promuovono.La partecipazione dei cittadini Act del 2006, che promuove le consultazioni popolari, non è mai stato accusato di incostituzionalità. Per contro, la partecipazione popolare è un requisito della Costituzione stessa (articolo 45). Tutto ciò rivela lo spirito scolastico dei suoi autori, temperato con un linguaggio umanistico.

Nessuna regola o legge può essere al di sopra della costituzione di un paese. Tuttavia, nessuna costituzione moderna è stata rivelata da Dio, ma da esseri umani a scopo di lucro. Cioè, nessuna costituzione può essere al di sopra del diritto naturale,  della libertà del popolo di modificarla.

Una Costituzione che stabilisce la propria immutabilità è confusa e precaria, confonde l’ origine umana con l’origine divina e tenta di instaurare la dittatura di una generazione su tutte le generazioni a venire.

L’ortodissia religiosa voleva evitare i cambiamenti nel Corano e nella Bibbia contando il numero di parole. Non è possibile modificare un testo sacro, il testo viene salvato per interpretare i nuovi valori.Ciò è dimostrato dalla proliferazione delle sette e delle nuove religioni e ismi derivanti dal testo stesso.

Ma il divieto della modifica di un testo sacro, è meglio giustificato, dal momento che nessun uomo può modificare la parola di Dio.

Queste affermazioni di eternità e di perfezione, non erano rare nelle costituzioni latino-americane nel XIX secolo che hanno tentato di inventare repubbliche, piuttosto che inventare le loro repubbliche e costituzioni a misura del loro popolo e secondo il corso della storia.Se negli Stati Uniti è ancora in vigore la Costituzione del 1787 ciò è dovuto alla sua flessibilità e a molti suoi emendamenti. In caso contrario, in questo Paese oggi sarebbe alla presidenza un uomo per tre-quarti umano (un semi-Dio). Come se non bastasse, l’articolo V della famosa Costituzione vieta qualsiasi modifica dello status costituzionale agli schiavi.

Il risultato di una costituzione come quella dell’ Honduras non è altro che la sua morte, con spargimento di sangue, prima o poi.

Coloro che sostengono di difenderla, devono farlo con la forza delle armi e con la logica stretta di una serie di norme che violano uno dei più fondamentali e naturali diritti inalienabili.

Per secoli, i filosofi che scrivevano di utopie immaginate e che ora si chiamano democrazia, dello Stato e dei diritti umani, hanno detto esplicitamente: nessuna legge è al di sopra di questi diritti naturali.

E se fosse destinato, la disobbedienza è giustificata. La violenza non viene dalla disobbedienza, ma dalla violazione un diritto fondamentale.

Tutto il resto è politica. La negoziazione è la concessione che rendono i deboli. Un premio del caso, inevitabile, ma a lungo termine sempre insufficiente.

Una democrazia matura implica una cultura e un sistema istituzionale volto a prevenire le violazioni delle norme. Ma allo stesso tempo, e per la stessa ragione, la democrazia è definita da consentire e facilitare gli inevitabili cambiamenti che vengono con una nuova generazione, con una maggiore coscienza storica di una società.

Una Costituzione che impedisce il diritto inalienabile alla libertà (per cambiare) e l’uguaglianza (di decidere) non è legittima. E la carta, è un contratto fraudolento che si impone da una generazione a un’altra, a nome di un popolo che non esiste più.

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